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LETTONIA

 



INVERNO 2020 - Il Consiglio Nazionale lettone per i media ha sospeso la trasmissione di nove canali televisivi russi collegati all’imprenditore russo Yuri Kovalchuk.

La decisione di sospendere la messa in onda di nove canali televisivi russi è stata presa dal Consiglio nazionale per i media lettone lo scorso mercoledì. Secondo i media russi, il divieto sarà valido fino a quando Yuri Kovalchuk non sarà escluso dalla lista delle sanzioni dell’UE .
I canali TV sospesi sarebbero, rispettivamente: “Vremya: dalekekoe i blizkoe”, “Bober”, “Dom kino”, “Dom kino premium”, “Muzyka Pervogo”, “O!”, “Poekhali”, “Telekafe” e “Peterburg – Pyatyj kanal”.

Il Consiglio nazionale lettone ha motivato tale decisione con la presenza dell’imprenditore russo Yuri Kovalchuk all’interno della lista di persone sottoposte alle sanzioni del Consiglio europeo per violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa RIA Novosti, l’Ambasciata russa in Lettonia ritiene che il divieto di trasmissione nella Repubblica di nove canali televisivi russi sia “una manifestazione di dura censura e mancanza di rispetto per i principi della democrazia”.

“La decisione di vietare la messa in onda in Lettonia di nove canali russi è un’altra manifestazione di censura e da parte del Paese. In una lotta senza compromessi contro il dissenso, che acquisisce forme sempre più perverse, le autorità lettoni non esitano a utilizzare la dura censura, bloccando media scomodi con pretesti inverosimili. Si tratta palesemente di una mancanza di rispetto per i principi base della democrazia che qui, purtroppo, sta diventando la norma”, si legge nel comunicato dell’Ambasciata russa.

Anche la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che “il nuovo divieto di trasmettere i media russi in Lettonia costituisce una grave violazione del diritto internazionale e della libertà di parola”.