INVERNO 2024- Grecia, in Aula una proposta di legge per introdurre i matrimoni tra omosessuali
La normativa, se approvata, permetterà anche ai coniugi di adottare bambini che si trovano in istituti
Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha annunciato che il suo governo porterà in Parlamento un disegno di legge che punta ad introdurre nella nazione europea il matrimonio tra coppie omosessuali. Queste ultime, secondo il testo che verrà posto al vaglio dell'assemblea legislativa, avranno diritto di adottare i bambini che attualmente si trovano in istituti, ma non potranno avere figli tramite maternità surrogata.
La legge permetterebbe a due coniugi LGBT+ di essere entrambi tutori dei figli
L'avvocato Vassilis Sotiropoulos, che rappresenta molte coppie gay che hanno un figlio (o vorrebbero averlo), ritiene che questo sia un passaggio di particolare importanza: "Ci sono molte coppie LGBT+ con figli che aspettano questa legge. Il riconoscimento della loro relazione con il matrimonio offre protezione legale a favore dei bambini, poiché entrambi i coniugi saranno riconosciuti come loro tutori. Si tratta quindi di un provvedimento che riguarda i diritti umani e soprattutto quelli dei bambini".
Di Andrea Barolini
Pubblicato il 15/01/2024
ESTATE 2015 -
Un appello per la costruzione di una rete di solidarietà e mutuo soccorso internazionale per sostenere le lotte sociali in Grecia
In ogni caso una domanda si pone.
Quale tipo di risposta dal basso è possibile per contrastare e negare la finanziarizzazione totalizzante delle nostre vite? Non esiste un’unica rispostapolitica. Tuttavia va sottolineato un punto politico. Il sostegno non è necessario per un popolo interclassista e etnocentrico, i Greci.
Il sostegno è necessario per le lotte dal basso che si stanno praticando in Grecia. Per primo è lo stato che rende gli effetti dell’austerity – differenziati in base alla classe, età , genere, luogo e stile di vita – omogenei sotto il concetto di identità nazionale. Una responsabilità nazionale per accettare l’austerità, e ogni accordo. E dopo cinque anni, la scelta è tra nazionalizzazione e austerity. Noi abbiamo fatto una scelta diversa.
Ciò che è urgente a nostro parere, è di collettivizzare e non omogeneizzare il rischio individuale, causato dall’indebitamento personale, la precarietà del lavoro, un accesso ridotto se non inesistente ai servizi sanitari, ed al buon cibo, e l’interiorizzazione di sensi di colpa e vergogna. Questo è il secondo appello per una Rete Internazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso. Con lo scopo di soddisfare i bisogni più acuti e di lungo periodo in Grecia. Da e verso iniziative auto-organizzate. L’obiettivo è quello di rendere visibile, e dimostrare l’efficacia e la messa in pratica di una nuova forma di Alternativa Sociale in alternativa alla Solidarietà Internazionale che prende la forma delle istituzioni dell’Unione europea, della Banca centrale europea e del Fondo monetario internazionale e del nuovo programma di austerità del Meccanismo di Stabilità Europeo dell’Eurozona.
Per essere chiari. L’appello non è una scelta contingente. Segue lo sforzo più ampio di sviluppare un approccio differente all’assistenza sanitaria. Su un livello sociale, piuttosto che individuale. Solidarietà, reciprocità, equità, senza distinzioni di razza, colore, origine, orientamento sessuale o religione. Elementi essenziali per un’assistenza sanitaria multifattoriale non un supporto medicalizzato. Per trattare gli esseri umani come un tutto bio-psico-sociale e non ridurre l’umano a sintomi individuali. Per la de-istituzionalizzazione non la carità, medicina per il profitto, o la deospitalizzazione neoliberale attraverso la chiusura degli ospedali, la privatizzazione o la criminalizzazione. Per l’emancipazione sociale.
Il piano è di iniziare – ed avere al centro di questa rete – cliniche di solidarietà autonome, – per sperimentare forme non capitaliste di lavoro, assistenza non medicalizzata. Ogni clinica funzionerà come un nodo e si coordinerà con altri gruppi auto-organizzati nella stessa città o territorio. Queste coalizioni determineranno e condivideranno nella rete – ossia le iniziative che scaturiranno da questo appello – una lista di bisogni (denaro, in natura, umani), modalità di comunicazione (online, e-mail, in persona), e un quadro di programmazione e comunicazione di lungo periodo. Non esiste una soluzione unica ad ogni situazione. I bisogni potrebbero riguardare medicine, o attrezzature elettroniche o dottori. Nelle prossime settimane ogni clinica/coalizione invierà le prime comunicazioni.
.