L'olio d'oliva potrebbe divenire un ottimo 'condimento' per la chemioterapia per combattere il cancro al seno, migliorandone l'efficacia ed impedendo l'innescarsi di resistenze farmacologiche. E' la nuova prospettiva terapeutica offerta dai risultati degli esperimenti di Javier Menendez, della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago che hanno svelato il meccanismo dell'azione anti-cancro dell'olio.
Gli studiosi hanno voluto indagare il motivo degli effetti protettivi del dorato condimento tradizionale dei paesi mediterranei per trovare il motivo della minor diffusione del carcinoma mammario nel Sud d'Europa. Cosi' gli esperti hanno studiato l'effetto dell'acido oleico, molecola principale dell'extravergine, su cellule malate coltivate in laboratorio. L'acido oleico ha effetto contro le cellule tumorali perche' riduce del 46% l'attivita' del gene Her-2/neu, un oncogene che e' rovinosamente iperattivo in un caso su cinque di carcinoma mammario e la cui iperattivita' e' legata a tumori con prognosi piu' delicata. Inoltre i ricercatori si sono accorti che l'acido oleico interagisce con il farmaco 'herceptin', un anticorpo monoclonale che riconosce e lega, intrappolandola, la proteina prodotta proprio da Her-2/neu. E, se cio' non bastasse a riporre la fiducia degli oncologi sull'olio extravergine, l'acido oleico stimola l'attivita' di un gene oncosoppressore, ovvero un freno naturale della crescita del tumore che serve a produrre la proteina p27Kip1.
LA RESPONSABILITA’ PROFESSIONALE MEDICA DOPO LA LEGGE GELLI -BIANCO Dott. Cataldo Marsico INDICE La medicina difensiva…………………………………………………………….pag.1...
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